La telefonia mobile, con l’avvento dei cellulari portatili negli anni ’80, ha segnato una svolta rispetto alla telefonia tradizionale. Marchi come Motorola hanno contribuito ai primi esperimenti in questo campo, anticipando l’era degli smartphone. Questi dispositivi hanno rivoluzionato il concetto di telefono cellulare, sostituendo i modelli tradizionali. Tuttavia, nonostante l’evoluzione tecnologica, trovare un vecchio esemplare di smartphone antecedente al 21° secolo può essere considerato un pezzo di storia e, in alcuni casi, un’opportunità per guadagnare.
La storia della tecnologia multimediale è stata caratterizzata da progressi significativi, ma anche da insuccessi e sperimentazioni. L’evoluzione degli smartphone ha portato a dispositivi sempre più avanzati e multifunzionali, con schermi touch e funzionalità innovative. Anche se spesso si associa la nascita dello smartphone al primo iPhone del 2005, i primi modelli dotati di schermo touch risalgono a modelli come il Simon dell’IBM, che offriva funzionalità avanzate per l’epoca, come l’invio di fax e mail, una rubrica interna e un calendario.
Il Simon, sebbene pionieristico, non riscosse un grande successo a causa del costo elevato, del peso e dell’autonomia limitata. Tuttavia, oggi è diventato un oggetto raro e ambito dagli appassionati di tecnologia. Trovare un esemplare in buone condizioni può significare un investimento, con valutazioni che vanno dai 500 ai 1500 euro, a seconda dello stato di conservazione e della presenza della confezione originale.
L’IBM Simon è considerato un oggetto da collezione, con esemplari nuovi mai aperti che possono raggiungere quotazioni ancora più elevate sul mercato. La rarità di questi dispositivi li rende oggetti di culto per gli appassionati di tecnologia, che cercano di aggiudicarsi pezzi unici e storici. La continua evoluzione degli smartphone rende ancora più affascinante il confronto con i modelli precedenti, che hanno contribuito a plasmare l’attuale panorama tecnologico.
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