Come fare un concime “fatto in casa” con gli scarti di cucina: ecco la guida

La natura ha l’incredibile quanto riconosciuta capacità di autorinnovarsi seguendo anche uno dei principali fattori che evidenziano l’incredibile capacità di utilizzare elementi anche dopo la loro principale funzione: la scienza infatti sostiene che nell’universo niente si distrugge e si crea completamente, idea base che è fondamentale per il riciclo. Ed anche il concime, interpretato come sostanza che ha un potere migliorativo di un terreno può essere “fatto in casa” con i cosiddetti scarti da cucina.

Molto spesso anche i concimi professionali hanno una o più basi naturali, corrispondenti ad “ingredienti” che di fatto non sono creati da zero.

Riconoscere le potenzialità di ciò che consideriamo degli elementi come “scarti”, ad esempio di un nostro pasto, è essenziale sia per disfarsi in modo naturale di queste condizioni ma anche per apportare un effetto importante per il terreno delle nostre piante.

Come fare un concime “fatto in casa” con gli scarti di cucina: ecco la guida

Le piante infatti nella stragrande maggioranza dei casi ha la capacità assoluta di acquisire i nutrienti da praticamente tutto, ed a seconda delle necessità, ogni specie trae un profondo giovamento da un particolare fertilizzante piuttosto che da un altro.

Facendo ricorso a oggetti che naturalmente gettiamo nella spazzatura possiamo invece ottenere dei rimedi assolutamente impattanti per il nostro orto ma anche terreno delle singole piante. In alcuni casi come nel caso delle bucce di banana, attraverso un composto ottenuto lasciandole macerare in un contenitore con dell’acqua, queste sono particolarmente importanti per alcune tipologie di piante, come le rose in quanto l’apporto di sali minerali come il potassio che ha un potere altamente positivo per questa specie.

Ma anche utilizzando ad esempio gusci d’uovo, questo è un elemento estremamente utile per arricchire la struttura di carbonato di varie piante da orto, come verdure ed ortaggi e garantisce anche un metodo per rinforzare la struttura dei fusti. Importante anche utilizzare l’acqua di cottura delle verdure per innaffiare per un potere importante in ambito nutrizionale delle stesse perchè ovviamente l’acqua di cottura “trattiene” parte degli elementi nutritivi delle verdure.

Anche la cenere del camino, se miscelata in una percentuale non eccessiva (fino al 25 / 30 % in proporzione al terriccio) al terreno può avere ottimi effetti in quanto a capacità di conferire alla pianta un apporto di sali minerali, importanti soprattutto per difendere la pianta da parassiti e micro organismi.

Infine, i sempre conosciuti ed apprezzati fondi di caffè, che costituiscono una vera e propria normalità se la nostra pianta ha bisogno di un terreno più acido.

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